Circolare 18 febbraio 2015 - Quesiti vari in materia di atti a richiesta di parte esonerati da ogni diritto e spesa di notificazione e/o esecuzione. Interpretazione dell'art.32 del T.U. spese di giustizia, prot.n.4000/13, prot. DAG n.0069118 del 23/5/2013

18 febbraio 2015


Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Direzione Generale della Giustizia Civile

Ufficio I


Prot.m_dg.DAG.02/03/2015.0035344.U

Al Presidente della Corte di Appello di Messina


Oggetto: Quesiti vari in materia di atti a richiesta di parte esonerati da ogni diritto e spesa di notificazione e/o esecuzione. Interpretazione dell'art.32 del T.U. spese di giustizia, prot.n.4000/13, prot. DAG n.0069118 del 23/5/2013.

In risposta ai quesiti di cui all'oggetto, cui finora, per mero disguido, non è stata fornita risposta, si argomenta quanto segue.

Si deve premettere che la nota inviata da codesta Corte di Appello fa seguito ad altra nota, prot.n.5691/12, prot. DAG n.0131988 del 5/10/12, del tutto analoga nella impostazione generale ed avente lo stesso oggetto, ossia l'interpretazione dell'art.32 del T.U. sulle spese di giustizia, ma nella quale erano presenti svariati quesiti ulteriori rispetto a quelli presenti nella nota in oggetto.

Si deve quindi ritenere, salvo diverso vostro avviso, che alcune questioni siano state chiarite all'interno dello stesso ufficio richiedente e siano quindi allo stato da ritenersi superate.

Ciò premesso, non può che concordarsi con l'ufficio richiedente sulla totale diversità di previsioni normative nel raffronto tra l'art.10 e l'art.32 del DPR 115/02.

Con la norma di cui all'art.10, infatti, si elencano una serie si esenzioni dal pagamento del contributo unificato, concernendo la disposizione di legge solo e soltanto tale spesa processuale.

Con l'art.32 TU, invece, si fissa il principio generale per il quale le spese di notifica, effettuata a mezzo dell'ufficiale giudiziario, devono essere anticipate dalla parte richiedente. Tale norma contiene poi una esenzione dal pagamento di tali spese per i procedimenti di cui all'articolo unico della Legge 2/4/58 n.319, come sostituito dall'art.10 della Legge 11/8/73 n.533 e per quelli ai quali si applica lo stesso articolo, stabilendo che in tali casi le spese di notifica sono a carico dell'erario.

Si tratta dei procedimenti in materia di lavoro e dì previdenza ed assistenza obbligatoria.

L'unico punto di congiungimento o di possibile sovrapposizione tra le due norme è costituito dal comma 6 bis del citato art.10, che ha introdotto fattispecie prima esenti ed ora soggette al pagamento del contributo unificato, mantenendo però le esenzioni dalle altre spese, stante il chiaro dettato normativo in proposito.

Fatta questa impostazione generale, e chiarito il concetto per il quale ad una esenzione dal pagamento del contributo unificato non si accompagna una esenzione dal pagamento delle spese di notifica, e viceversa, si procede a fornire il parere sui due quesiti richiesti.

Quanto al primo quesito, parrebbe evidente che la parte che richiede una esenzione dal pagamento delle spese della notifica richiesta all'ufficiale giudiziario, debba farne espressa dichiarazione o menzione a margine dell'atto, analogamente a quanto avviene per altre forme di esenzione.

Quanto al secondo quesito, inerente le notifiche degli atti dei procedimenti per il recupero di spese ed onorari pertinenti le difese d'ufficio da parte dei difensori interessati, la norma di riferimento, ossia l'art.32 disp. att. c.p.p. prevede una clausola generale di totale esenzione, in tal senso usando l'espressione "...sono esenti da bolli, imposte e spese".

Altra articolazione ministeriale, ossia l'ufficio VI della Direzione generale del personale, ufficio preposto ai servizi Unep, ha chiarito con la nota citata ed allegata da codesta Corte del 23/11/04, che tali procedimenti di recupero giudiziale dei detti onorari non obbligano la parte richiedente al pagamento delle spese di notifica, spese che rimangono a carico dell'erario.

Nel caso oggetto del quesito, ossia la richiesta di notifica di atti stragiudiziali, fatta salva l'eventuale questione della competenza del personale Unep allo svolgimento di tale attività (questione non di competenza di questa Direzione generale), può affermarsi che tale attività di notifica non può dirsi esente dal pagamento delle relative spese di notifica, non potendosi affermare che nella dizione di: "procedure intraprese per il recupero dei crediti professionali" usata dal legislatore nel citato art.32 disp. att. c.p.p. sia ricompresa la prodromica attività stragiudiziale (ad esempio invio di una diffida di pagamento).

Si deve infine ribadire che le norme di spesa sono di stretta interpretazione, mal prestandosi ad operazione ermeneutiche estensive o analogiche.

Roma, 18 febbraio 2015

Il Direttore generale
Marco Mancinetti