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Protocollo tra Ministero della giustizia - Camera dei Deputati - Ministero dell'istruzione, università e ricerca - Diffondere i valori e i principi della democrazia rappresentativa e della Costituzione attraverso la realizzazione di un piano di incontri delle scuole negli istituti penitenziari minorili - 25 settembre 2018

25 settembre 2018

Emblema della Repubblica italiana e loghi degli enti che partecipano all'iniziativa

PROTOCOLLO D'INTESA
TRA

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

CAMERA DEI DEPUTATI
(di seguito Camera)

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
(di seguito MIUR)

 

“Diffondere i valori e i principi della democrazia rappresentativa e della Costituzione attraverso la realizzazione di un piano di incontri delle scuole negli istituti penitenziari minorili”

VISTO

 

l’art. 3 della Costituzione che statuisce il compito della Repubblica a favorire il pieno sviluppo della persona umana;

l’art. 27 della Costituzione che sancisce la finalità rieducativa della pena;

la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante “Modifiche al titolo V della seconda parte della Costituzione, che stabilisce le forme e le condizioni particolari di autonomia degli enti territoriali e delle istituzioni scolastiche;

gli artt. 15 e 19 della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di trattamento penitenziario e di realizzazione dello stesso attraverso l’istruzione e la formazione professionale dei condannati e degli internati;

il D.P.R. 22 settembre 1988, n. 488, “Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni”, ed il Decreto legislativo attuativo del 28 luglio 1989, n. 272;

l’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, che riconosce personalità giuridica a tutte le istituzioni scolastiche e ne stabilisce l’autonomia, quale garanzia di libertà di insegnamento e pluralismo culturale;

il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, che detta la disciplina generale dell’autonomia delle istituzioni scolastiche ed educative;

il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, che incentiva le iniziative trattamentali nel campo dell’istruzione e della formazione, considerandole indispensabili per la promozione della crescita personale, culturale e socio economica, e che agli artt. 41-46 individua i relativi settori di intervento congiunto del Ministero della Giustizia e del MIUR;

la legge 30 ottobre 2008, n. 169, che ha introdotto l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” e la circolare ministeriale n. 86/2010 che ne ha fornito le indicazioni attuative;

la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione, formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

i documenti internazionali, le raccomandazioni dell’Unesco ed i regolamenti e le direttive dell’Unione europea che costituiscono un quadro di riferimento entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella Storia dell’Umanità come elementi essenziali del contesto pedagogico e culturale degli stati;

il Protocollo di intesa MIUR – Ministero della Giustizia denominato “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari e nei servizi minorili della giustizia” del 23 maggio 2016;

il Protocollo di intesa MIUR - Camera dei Deputati costituito per “diffondere i valori e i principi della democrazia rappresentativa attraverso un piano di incontri nelle scuole” del 9 giugno 2017;

 

CONSIDERATO CHE

l’educazione alla democrazia e alla legalità trova nel protagonismo delle studentesse e degli studenti un ambito privilegiato e che i diritti e i doveri di cittadinanza si realizzano nel rispetto delle regole e nella partecipazione di tutti i cittadini alla vita sociale, civile, politica ed economica del Paese;

ad ogni minore di età e giovane adulto che ha fatto ingresso nel circuito penale ancor più deve essere garantita l’opportunità di intraprendere un percorso di educazione alla legalità che lo renda un cittadino informato, consapevole, leale e responsabile;

il raggiungimento di tale obiettivo passa inevitabilmente attraverso la conoscenza dei principi e dei valori insiti nella Costituzione della Repubblica e nella conoscenza del ruolo e del valore delle Istituzioni democratiche.

 

PREMESSO CHE

La Camera:

considera il sistema della formazione e della ricerca un canale privilegiato per diffondere i valori di una cittadinanza democratica;

è impegnata nell'organizzazione di iniziative di comunicazione istituzionale e di formazione dirette ai giovani ed al mondo della scuola, tese a far conoscere il funzionamento dell'Istituzione parlamentare ed avvicinare i giovani alle tematiche istituzionali;

ritiene che un percorso di crescita responsabilizzante si realizzi attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri del cittadino espressi nella Costituzione della Repubblica italiana;

 

Il Ministero della Giustizia:

promuove l’educazione alla legalità come strumento fondamentale di prevenzione generale della devianza minorile, di recupero dei valori comuni della convivenza civile e di revisione critica del reato;

valorizza l’istruzione quale strumento idoneo a favorire la revisione critica del reato, l’attivazione di processi di reinserimento del reo nella vita sociale, il recupero del rispetto dei valori fondamentali della convivenza civile, l’attuazione di percorsi di istruzione-formazione che possano contrastare il fenomeno della dispersione scolastica;

collabora con tutte le Istituzioni, gli altri Ministeri, le Regioni, gli Enti locali, il mondo delle associazioni, e del volontariato per far crescere nei minori e nei giovani adulti la conoscenza e la consapevolezza del proprio status giuridico e dei conseguenti diritti e doveri;

assicura particolare attenzione e sostegno agli interventi di istruzione, educazione e formazione in favore delle persone che si trovano in custodia cautelare e in esecuzione penale, ivi compresa l’area penale esterna, e rende fruibili in tutti gli Istituti penali per i minorenni regolari corsi scolastici;

ha intrapreso da tempo una serie di percorsi e progetti sulla legalità, in particolare nel settore dei minori e dei giovani adulti, promossi da:

  • U.S.S.M. di Bari, Lecce, Ancona, Cagliari, Sassari, Reggio Calabria, Firenze, Perugia, Palermo, Messina, Roma, Trento, Venezia;
  • I.P.M. di Bari, Potenza, Catanzaro, Nisida, Airola;
  • C.P.A. di Lecce, Milano, Salerno, Messina;
  • C.G.M. di Bari, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia;

 

Il MIUR:

garantisce a tutti, minori di età e adulti, il diritto all'istruzione con l'obiettivo di favorire e sostenere il successo formativo di ciascuno e di contrastare ogni forma di disagio e di discriminazione, in continuità con gli interventi pregressi in materia;

favorisce le autonomie scolastiche e la loro interazione con le Istituzioni pubbliche, gli altri Ministeri, le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni, per la definizione e la realizzazione di piani formativi integrati specifici che possano rispondere alla complessità e alle urgenze individuali e collettive dei soggetti interessati e coinvolti;

promuove nelle Istituzioni scolastiche, anche all’interno delle strutture detentive minorili, interventi di supporto alla convivenza civile e all'impegno giovanile al fine di favorire la costruzione dell'identità personale e la consapevolezza di essere titolari di diritti e di doveri in una comunità sociale e civile in cui il valore della solidarietà trova espressione anche nelle forme di contribuzione partecipata e volontaria;

favorisce specifiche iniziative per il potenziamento delle attività laboratoriali e per arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici;

SI CONVIENE QUANTO SEGUE:

Art. 1
(Obiettivi)

  1. La Camera, il Ministero della Giustizia e il MIUR, nel quadro delle rispettive competenze e nel rispetto dei principi di autonomia scolastica e delle scelte delle singole Istituzioni scolastiche in tema di Piano dell'offerta formativa, si impegnano a collaborare attraverso un "Programma di sviluppo dell’insegnamento della Cittadinanza e della Costituzione”, di cui il presente Protocollo d’intesa costituisce la prima attuazione, al fine della valorizzazione dei principi della libertà, del rispetto dell’altro, della lealtà, della responsabilità, della cittadinanza consapevole e più in generale della legalità.
  2. Il Protocollo d’intesa mira specificamente ad avviare progetti comuni di educazione alla legalità e di conoscenza della Costituzione attraverso un percorso di informazione che diffonda i valori e i principi della democrazia rappresentativa presso gli Istituti penali minorili e nelle scuole al fine di consolidare il senso di cittadinanza attiva negli studenti. Alle attività legate al presente Protocollo d’intesa potranno prendere parte tutti i ragazzi presenti negli Istituti penali minorili, anche se non direttamente inseriti nei percorsi scolastici.

Art. 2
(Impegni delle Parti)

  1. La Camera si impegna a:
    partecipare, nella persona del Presidente ovvero di un Vice Presidente della Camera dei deputati, di un Presidente di Commissione o di altro deputato, designati dal Presidente della Camera, alle giornate per l’educazione alla legalità, che saranno organizzate presso gli I.P.M. individuati dagli Uffici scolastici regionali di concerto con i C.G.M. territorialmente competenti e nelle scuole;
    collaborare con il Ministero della Giustizia ed il MIUR per l'organizzazione delle giornate di formazione presso gli I.P.M.;
    diffondere attraverso i canali divulgativi istituzionali i contenuti del presente Protocollo d'intesa.
  2. Il Ministero della Giustizia si impegna a:
    collaborare, attraverso il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, a tutte le iniziative conseguenti alla stipula e alla stesura dei programmi, assicurando la partecipazione alle iniziative programmate, in relazione ai singoli temi di volta in volta prescelti, di esperti delle singole aree;
    sostenere e diffondere le suddette iniziative avviando i relativi processi di progettazione, coordinamento e monitoraggio;
    adeguare la disciplina regolamentare e di normazione secondaria dell’organizzazione in coerenza con gli scopi del presente Protocollo d’intesa;
    assicurare in particolare che i direttori degli I.P.M. siano informati per tempo e curino la predisposizione di tutto quanto necessario per lo svolgimento degli incontri e delle attività all’interno degli istituti;
    diffondere il presente Protocollo d’intesa ai Servizi territoriali della giustizia minorile ed a tutti gli Uffici giudiziari sul territorio nazionale.
  3. II MIUR si impegna a:
    attivare con i soggetti pubblici, nazionali e territoriali le interlocuzioni necessarie per realizzare le iniziative oggetto del presente Protocollo d’intesa;
    sostenere e diffondere le suddette attività avviando i relativi processi di progettazione, coordinamento e monitoraggio;
    favorire la partecipazione di insegnanti e studenti alle attività organizzate in collaborazione con il Ministero della Giustizia e con la Camera per la diffusione dei valori della legalità;
    diffondere il presente Protocollo d'intesa presso gli Uffici Scolastici Regionali e per il loro tramite alle Istituzioni scolastiche, ai Tavoli della legalità, ai docenti referenti per la legalità, alle Consulte provinciali degli studenti, al Forum nazionale delle associazioni studentesche, al Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola.

Art. 3
(Comitato paritetico)

  1. Al fine di promuovere l'attivazione delle iniziative previste dal presente Protocollo d'intesa, monitorare la realizzazione degli interventi e proporre gli opportuni adeguamenti per il miglioramento dei risultati, è istituito un Comitato paritetico composto da due rappresentanti della Camera, due del Ministero della Giustizia e due del MIUR che ne cureranno l’attivazione ed il coordinamento.
  2. La partecipazione ai lavori del Comitato è a titolo gratuito.
  3. Il Comitato potrà invitare alle riunioni esperti, anche esterni o appartenenti ad altre Amministrazioni ed Enti.

Art. 4
(Costituzione, gestione e organizzazione)

Le Parti, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo d’intesa, designano i propri rappresentanti nel Comitato che terrà la prima riunione entro 30 giorni dalla sua costituzione.

Il MIUR, di concerto con le Parti, cura:

  1. gli atti propedeutici alla costituzione del Comitato di cui all'art. 4 e la convocazione della prima riunione;
  2. il coordinamento generale, ivi compresi i profili gestionali ed organizzativi delle attività conseguenti all’attuazione del presente accordo;
  3. la valutazione complessiva dell’attuazione del piano annuale e dei risultati raggiunti con la sua attuazione.

Art. 5
(Durata)

Il presente Protocollo d'intesa esplica effetti dalla data di sottoscrizione fino alla conclusione dell’anno scolastico 2018/2019.

Roma, 25 febbraio 2019

 

Ministero della Giustizia
Il Ministro
Alfonso Bonafede

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Il Ministro
Marco Bussetti

Camera dei deputati
Il Presidente
Roberto Fico