Accordo locale per l’integrazione operativa tra casa circondariale di Rovigo e ufficio locale di esecuzione penale esterna di Padova e Rovigo - 19 dicembre 2019

19 dicembre 2019

Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità
Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo

ACCORDO LOCALE PER L’INTEGRAZIONE OPERATIVA TRA CASA CIRCONDARIALE DI ROVIGO  E UFFICIO LOCALE DI ESECUZIONE PENALE ESTERNA DI PADOVA E ROVIGO


Il Direttore della Casa Circondariale di Rovigo,

e

Il Direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo

VISTA la legge 354/1975 “Norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulla esecuzione delle misure  privative e limitative della libertà” con particolare riguardo all’art.72;

VISTO il DPR n.230/2000 “Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà” con particolare riferimento all’art.4;

VISTO il D.P.C.M. n.84 del 15 giugno 2015 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche” con particolare riguardo all’art.7 istitutivo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità nell’ambito del Ministero della Giustizia;

PRESO ATTO della Circolare  Interdipartimentale  n. 37582 del 29 settembre 2016, a firma del sig. Capo del Dipartimento  dell’Amministrazione Penitenziaria  e del sig. Capo del Dipartimento dell’Esecuzione Penale Esterna e di Comunità avente ad oggetto “ Attività di collaborazione al trattamento penitenziario  tra Uffici di Esecuzione Penale Esterna e Istituti Penitenziari”;

PRESO ATTO dell’Accordo tra Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige con particolare riferimento all’art.6;

CONSIDERATO INOLTRE che  obiettivo del documento  di programmazione interdistrettuale DPI 2019  è rappresentato dal  rafforzamento dei canali di comunicazione e collaborazione tra esecuzione penale esterna e intramuraria per gli adulti; nonché azioni di   coordinamento tra istituti di pena e uffici di esecuzione penale esterna  funzionali alla realizzazione di percorsi di fuoriuscita dal carcere per detenuti a cui mancano risorse familiari, economiche;

STIPULANO IL SEGUENTE ACCORDO OPERATIVO

Art.1

Finalità primarie

La collaborazione tra la Casa Circondariale di Rovigo e l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo è preordinata alla elaborazione di percorsi di esecuzione della pena costituzionalmente orientati.

Nello specifico la Casa Circondariale di Rovigo e L’Ulepe di Padova riconoscono che i rapporti di collaborazione devono tendere alle seguenti finalità:

  • contribuire alla riduzione della recidiva,
  • favorire l’applicazione più ampia possibile delle sanzioni di comunità.

Art. 2

Contenuti dell’accordo

La Casa Circondariale di Rovigo e L’Ulepe di Padova al fine di perseguire le finalità primarie indicate nell’art.1 e alla luce della Circolare Interdipartimentale citata in premessa, definiscono le reciproche modalità di collaborazione locale condividendo un ordine di priorità degli interventi ed elaborando un comune indirizzo nei processi di dimissione dal circuito detentivo.

Art. 3

Rapporto tra Casa di Reclusione di Padova e Ulepe di Padova e Rovigo

Al fine di assicurare il buon esito della collaborazione interistituzionale e la fluidità dei processi comunicativi, in conformità a quanto previsto dalla Circolare n. 37582 del 29.09.2016, l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova individua, stante le risorse organizzative a disposizione, un funzionario  di servizio sociale  per la collaborazione all’osservazione e al trattamento al fine di favorire il continuo e costante scambio d’informazioni nonché la programmazione degli interventi da attuare  secondo i generali principi di economicità ed efficacia.

Il funzionario di servizio sociale individuato attuerà i procedimenti di competenza relativi ai detenuti siano residenti o non residenti nel territorio di competenza dell’ufficio comunque con riferimenti esterni all’istituto sul territorio italiano.

I rapporti con l’istituto penitenziario sono tenuti dal funzionario di servizio sociale referente per l’istituto. L’incarico viene attribuito con formale Ordine di servizio da parte dell’Ulepe.

Il funzionario di servizio sociale incaricato assicurerà il collegamento operativo con l’istituto finalizzato  a garantire il rispetto delle prassi e la loro coerenza con quanto stabilito nel presente accordo riferendo al direttore le eventuali criticità;

 Art. 4

Prassi Operative e Comunicazione

In funzione della necessità di definire modalità comunicative efficaci e omogenee anche in forza dell’esperienza di buone prassi già in uso nella collaborazione tra la Casa Circondariale di Rovigo  Padova e l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova si concorda:

Criteri di priorità

In linea con le indicazioni interdipartimentali, dipartimentali e con le linea guida  tra PRAP Triveneto e UIEPE Venezia del 14.12.2018.

Sarà data priorità:

  1. osservazione dei detenuti con udienza fissata per l’esame della misura alternativa, con specifica attenzione alla categoria dei “giovani adulti”;
  2. osservazione dei detenuti con presupposti oggettivi e soggettivi per l’accesso alle misure alternative e che abbiano riferimenti socio-familiari sul territorio;
  3. trattamento dei detenuti con peculiari esigenze che chiedano l’intervento urgente dell’Ulepe e dei servizi territoriali. In particolare considerazione saranno tenuti anche i soggetti dimittendi ai sensi dell’at.43 e art.88. R.E:

In merito all’accertamento del domicilio per i procedimenti ex l. 199/2010 , fatte salve diverse disposizioni della Magistratura di Sorveglianza,  gli accertamenti  nella città di Rovigo vengono  predisposti soltanto dalle Forze dell’Ordine.

Art. 5

Calendario sintesi

La programmazione del calendario sintesi avrà cadenza semestrale ( gennaio/giugno e luglio/dicembre) al fine di consentire l’espletamento dei procedimenti  con tempi e modalità adeguati e deve essere comunicato con un congruo anticipo, non inferiore a tre mesi.

 Art. 6

Previsione numero dei procedimenti

Il dato previsionale del numero dei procedimenti che l’Ulepe può effettivamente portare a compimento desunto dal rapporto tra consuntivo dell’anno precedente e numero dei funzionari di servizio sociale disponibili è pari al massimo a 33 procedimenti annuali, e non oltre a 3 équipe mensili, in  proporzione all’effettivo  numero di assistenti sociali incaricati presso la Casa Circondariale.

E’ comunque auspicabile il ricorso all’uso della videoconferenza per la partecipazione ad ulteriori sessioni di osservazione.

Art. 7

Richiesta di collaborazione al trattamento

Le schede per la richiesta di consulenza e collaborazione al trattamento ex art.72 O.P. lettere b9 ed e) dovranno contenere tutti gli elementi necessari per un’adeguata presa in carico del caso da parte dell’Ulepe. I rispettivi procedimenti saranno attivati sulla base delle schede di segnalazione di casi con priorità generali quali:

  • osservazione dei detenuti con udienza fissata per l’esame della misura alternativa, con specifica attenzione alla categoria dei “giovani adulti”;
  • osservazione dei detenuti con presupposti oggettivi e soggettivi per l’accesso alle misure alternative e che abbiano riferimenti socio- familiari sul territorio;
  • detenuti Alta sicurezza che abbiano già scontato la pena ostativa per i quali si debba attivare la procedura di declassificazione ( d’ufficio o su istanza di parte);
  • trattamento dei detenuti con peculiari esigenze che chiedano l’intervento urgente dell’Ulepe e dei servizi territoriali.
  • soggetti dimittendi ai sensi dell’at.43 e art.88. R.E

Art. 8

Richieste di interventi in casi particolari

Le segnalazioni per le richieste di interventi relativi a situazioni di particolare complessità, criticità o emergenza saranno predisposte a cura dell’Area Giuridico Pedagogica e conterranno tutti gli elementi necessari per consentire l’attivazione degli stessi da parte dell’Ulepe.

Partecipazione ai lavori di equipe

saranno predisposte a cura dell’area giuridico - pedagogica e conterranno tutti gli elementi necessari  per l’attivazione di interventi  relativi a situazioni di particolare complessità/criticità, emergenza o eventi debitamente descritti  che in qualche modo necessitano di interventi professionali  di servizio sociale.

Per queste tipologie di contribuiti, considerata la loro particolarità che potrebbe incidere numericamente sul quantitativo dei procedimenti assegnati al funzionario di servizio sociale in- caricato (che può garantire tre procedimenti al mese in presenza), non potendo esserne garantita la presenza ai lavori dell’équipe,  si provvederà all’invio di un contributo scritto.

  • Partecipazione ai lavori di équipe

La partecipazione all’attività di sintesi per i casi calendarizzati sarà garantita dal funzionario di servizio sociale incaricato del caso senza possibilità di sostituzione. Qualora il funzionario di servizio sociale non possa essere presente per giustificati motivi verrà inviato un contributo scritto.

E’ comunque auspicabile il ricorso alla videoconferenza per la partecipazione ad ulteriori sessioni di osservazione.

  • Partecipazione a Commissioni

La partecipazione alle Commissioni previste dall’Ordinamento penitenziario sarà garantita dal direttore Ulepe e in sua assenza dal funzionario di servizio sociale incaricato.

Art. 9

Collaborazione con i portatori d’interesse nel territorio

Per il perseguimento degli obiettivi e delle finalità dell’esecuzione penale indicati all’art.1, la Casa Circondariale di Rovigo e l’Ulepe di Padova secondo quanto previsto dal comma 2 dell’art.4 del DPR 230/2000, concorrono all’individuazione di un agire comune anche per la dimissione della persona detenuta con riferimento alle risorse della comunità locale .

A tal proposito saranno calendarizzate periodiche conferenze di servizio finalizzate alla condivisione di progetti e iniziative condivise con i portatori d’interesse del territorio quali la Magistratura di Sorveglianza, gli Enti locali, l’Avvocatura e il Terzo settore.

Sarà data priorità a quei progetti e accordi già in essere e in linea con gli obiettivi programmatici del Ministero della Giustizia tesi all’abbattimento della recidiva riferibili:

  • all’ orientamento/formazione professionale,
  • al ritorno in formazione per gli adulti (CPIA),
  • alle attività di giustizia riparativa e mediazione penale
  • alla realizzazione di competenze di cittadinanza attiva.

Art.10

Durata

Il presente accordo ha validità di un anno dalla data di sottoscrizione ed è tacitamente rinnovato se non diversamente richiesto da una delle parti.

Decorso il primo anno sarà eseguita una valutazione congiunta e se necessario verrà aggiornato sulla base delle esigenze eventualmente rilevate.

Il presente documento verrà inviato al Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, all’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale di Venezia e sarà partecipato al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia nonchè all’Ufficio di Sorveglianza di Padova.

Padova, 19 dicembre 2019

Il Direttore  ULEPE di Padova e Rovigo
Dott.ssa Cristina Selmi           

Il Direttore Casa Circondariale di Padova
Dott. ssa Romina Taiani