Accordo locale per l’integrazione operativa tra casa di reclusione di Padova e ufficio locale di esecuzione penale esterna di Padova e Rovigo - 26 maggio 2020

26 maggio 2020

Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità
Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo

Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Direzione Casa reclusione Padova

 

ACCORDO LOCALE  PER L’INTEGRAZIONE OPERATIVA  TRA CASA DI RECLUSIONE DI PADOVA  E UFFICIO LOCALE DI ESECUZIONE PENALE ESTERNA DI PADOVA E ROVIGO

Il Direttore della Casa di Reclusione di Padova,

e

Il Direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo

 

VISTA la legge 354/1975 “Norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulla esecuzione delle misure  privative e limitative della libertà” con particolare riguardo all’art.72;

VISTO il DPR n.230/2000 “Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà” con particolare riferimento all’art.4;

VISTO il D.P.C.M. n.84 del 15 giugno 2015 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche” con particolare riguardo all’art.7 istitutivo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità nell’ambito del Ministero della Giustizia;

PRESO ATTO della Circolare  Interdipartimentale  n. 37582 del 29 settembre 2016, a firma del sig. Capo del Dipartimento  dell’Amministrazione Penitenziaria  e del sig. Capo del Dipartimento dell’Esecuzione Penale Esterna e di Comunità avente ad oggetto “ Attività di collaborazione al trattamento penitenziario  tra Uffici di Esecuzione Penale Esterna e Istituti Penitenziari”;

PRESO ATTO dell’Accordo tra Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige con particolare riferimento all’art.6;

CONSIDERATO INOLTRE che obiettivo del documento  di programmazione interdistrettuale DPI 2019 è rappresentato dal rafforzamento dei canali di comunicazione e collaborazione tra esecuzione penale esterna e intramuraria per gli adulti; nonché azioni di   coordinamento tra istituti di pena e uffici di esecuzione penale esterna  funzionali alla realizzazione di percorsi di fuoriuscita dal carcere per detenuti a cui mancano risorse familiari, economiche;

preso atto che l’UEPE di Padova ha messo in evidenza, a vari livelli istituzionali, la carenza di organico che costringe i propri uffici a ridurre gli interventi di collaborazione con gli istituti di pena mantenendo una priorità nei confronti delle misure sul territorio

tenuto conto che la CR Padova ospita circa 600 detenuti con condanne definitive, appartenenti ai circuiti media e Alta sicurezza, nonché detenuti cd. “protetti”, nei termini per i benefici penitenziari a partire dai permessi premio e che l’istituto ha numerose progettualità in corso che comportano contatti con il territorio finalizzati al reinserimento sociale

STIPULANO IL SEGUENTE ACCORDO OPERATIVO

Art.1

Finalità primarie

La collaborazione tra la Casa di Reclusione e l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo è preordinata alla elaborazione di percorsi di esecuzione della pena costituzionalmente orientati.

Nello specifico la Casa di Reclusione  di Padova e l’Ulepe di  Padova riconoscono che i rapporti di collaborazione devono tendere alle seguenti finalità:

  • contribuire alla riduzione della recidiva,
  • favorire l’applicazione più ampia possibile delle sanzioni di comunità

 

Art. 2

Contenuti dell’accordo

La Casa di Reclusione di Padova e L’Ulepe di Padova al fine di perseguire le finalità primarie indicate nell’art.1 e alla luce della Circolare Interdipartimentale citata in premessa, definiscono le reciproche modalità di collaborazione locale condividendo un ordine di priorità degli interventi ed elaborando un comune indirizzo nei processi di dimissione dal circuito detentivo.

Art. 3

Rapporto tra Casa di Reclusione di Padova e Ulepe di Padova e Rovigo

Al fine di assicurare il buon esito della collaborazione interistituzionale e la fluidità dei processi comunicativi, in conformità a quanto previsto dalla Circolare n. 37582 del 29.09.2016, l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova individua, stante le risorse organizzative a disposizione, un numero di funzionari di servizio sociale non inferiore a quattro unità per la collaborazione all’osservazione e al trattamento al fine di favorire il continuo e costante scambio d’informazioni nonché la programmazione degli interventi da attuare secondo i generali princìpi di economicità ed efficacia.

I funzionari di servizio sociale individuati attueranno i procedimenti di competenza concordati con la direzione della CR Padova, nel numero massimo di casi che annualmente l’Ulepe di Padova e Rovigo potrà prendere in carico indicati nel massimo di 180, secondo i seguenti criteri:

  • per i detenuti residenti e/o con familiari residenti nel territorio di competenza, l’Ulepe di Padova e Rovigo svolgerà indagine socio-familiare utile ai fini dell’osservazione e dei benefici penitenziari;
  • per i detenuti non residenti o con familiari residenti nel territorio di competenza, l’Ulepe di Padova e Rovigo svolgerà gli interventi necessari solo in caso di fissazione udienza per misura alternativa;
  • per i detenuti appartenenti al circuito AS, indipendentemente dal luogo di residenza degli stessi, l’Ulepe di Padova e Rovigo svolgerà l’indagine socio-familiare e gli interventi finalizzati alla collaborazione all’osservazione.

Per i detenuti non residenti o con familiari non residenti nel territorio di competenza dell’Ulepe di Padova e Rovigo, la direzione della CR Padova provvederà a richiedere direttamente all’Ulepe competente per territorio l’indagine socio-familiare utile ai fini dell’osservazione e dei benefici penitenziari.

I  funzionari di servizio sociale collaboreranno con l’istituto nella gestione dei detenuti semiliberi e dei detenuti ammessi al lavoro all’esterno art 21 O.P. che si svolga al di fuori dell’istituto penitenziario.

I rapporti con l’istituto penitenziario sono tenuti da un gruppo di lavoro nominato e presieduto dal direttore dell’Ulepe e composto di altre tre unità:

Il Responsabile area servizio sociale, su indicazione del direttore assicurerà il collegamento operativo con l’istituto finalizzato a garantire il rispetto delle prassi e la loro coerenza con quanto stabilito nel presente accordo riferendo al direttore  le eventuali criticità;

due funzionari di servizio sociale che su indicazione del direttore parteciperanno alle commissioni previste dall’Ordinamento Penitenziario e ad altre attività delegate dal direttore.

Per conto della CR Padova i rapporti con l’Ulepe di Padova e Rovigo saranno tenuti dalla responsabile area pedagogica e da un altro FGP a rotazione annuale nominato dal direttore dell’istituto, sentita la capoarea.

 Art. 4

Prassi Operative e Comunicazione

In funzione della necessità di definire modalità comunicative efficaci e omogenee anche in forza dell’esperienza di buone prassi già in uso nella collaborazione tra la Casa di Reclusione di  Padova   e l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova si concorda:

Criteri di priorità

In  linea con le indicazioni interdipartimentali, dipartimentali  e con le linea guida  tra PRAP Triveneto e UIEPE Venezia del 14.12.2018.

Sarà data priorità:

  • osservazione e relativo aggiornamento dei detenuti  con udienza fissata per l’esame della misura alternativa, con specifica attenzione alla categoria dei “giovani adulti”;
  • osservazione e relativo aggiornamento dei detenuti con presupposti oggettivi e soggettivi per l’accesso alle misure alternative che abbiano riferimenti socio-familiari sul territorio di competenza;
  • presa in carico dei detenuti ammessi alla semilibertà e al lavoro all’esterno art. 21 O.P.;
  • osservazione e relativo aggiornamento dei detenuti del circuito AS1 finalizzata anche alla valutazione della declassificazione;
  • trattamento dei detenuti con peculiari esigenze che richiedano l’intervento urgente dell’Ulepe e dei servizi territoriali con particolare attenzione ai soggetti dimittendi ai sensi dell’at.43 e art.88. R.E. e ai detenuti con condizioni di salute che integrino l’eventuale sospensione pena nel caso di assenza di riferimenti familiari e la necessità di una valutazione del caso con il coinvolgimento dei servizi del Comune o dei Comuni di residenza.

In merito all’accertamento del domicilio per i procedimenti ex l. 199/2010, fatte salve diverse disposizioni della Magistratura di Sorveglianza,  gli accertamenti nella città di Padova vengono  predisposti soltanto dalle Forze dell’Ordine.

Art. 5

Calendario sintesi

La programmazione del calendario sintesi avrà cadenza semestrale (gennaio/giugno e luglio/dicembre) al fine di consentire l’espletamento dei procedimenti  con tempi e modalità adeguati.

Tale programmazione avverrà di concerto tra la responsabile area pedagogica della CR Padova, sentiti i FGP dell’area, e il responsabile area servizio sociale, sentito il direttore dell’UIepe di Padova e Rovigo.

 Art. 6

 Previsione numero dei procedimenti

Il dato previsionale del numero dei procedimenti che l’Ulepe può effettivamente portare a compimento desunto dal rapporto tra consuntivo dell’anno precedente e numero dei funzionari di servizio sociale disponibili è nel massimo pari a 180 procedimenti. (n.3 procedimenti mensili ad assistente sociale.)

E’ auspicabile anche il ricorso all’uso della video conferenza o altra modalità a distanza per garantire la partecipazione ad ulteriori sessioni di osservazione

Segnalazioni

Le schede di segnalazione per la richiesta di consulenza finalizzata all’osservazione dei detenuti che sono residenti o che hanno riferimenti socio-familiari nel territorio di competenza dell’Ulepe di Padova e Rovigo dovranno contenere tutti gli elementi necessari per un’adeguata presa in carico del caso.

Le schede di segnalazione dei potenziali interventi richiesti dall’istituto penitenziario, al di fuori della richiesta dell’indagine socio-familiare per i detenuti residenti o con nucleo residente nel territorio di competenza dell’UIepe di Padova e Rovigo, saranno predisposte a cura dell’area giuridico - pedagogica e conterranno tutti  gli elementi necessari  per l’attivazione di interventi  (relativi a situazioni di particolare complessità/criticità, emergenza o eventi  debitamente descritti  che in qualche modo necessitano di interventi professionali  di servizio sociale).

Per queste tipologie di contribuiti non potrà essere garantita la presenza del funzionario di servizio sociale ai lavori dell’équipe e si provvederà con l’invio di un contributo scritto.

Partecipazione ai lavori di équipe

La partecipazione all’attività di sintesi per casi calendarizzati sarà garantita dal funzionario di servizio sociale incaricato del caso.  Qualora il funzionario di servizio sociale non possa essere presente per giustificati  motivi verrà inviata la documentazione.

La partecipazione alle Commissioni sarà garantita da un componente del gruppo di lavoro di cui all’art.3  e in sua assenza  dal direttore dell’Ulepe.

La partecipazione alle attività della Commissione  art.16 sarà garantita da un componente del gruppo di lavoro e in sua assenza dal direttore dell’Ulepe.

Art. 7

Collaborazione con i portatori d’interesse nel territorio

Per il perseguimento degli obiettivi e delle finalità dell’esecuzione penale indicati all’art.1, la Casa di Reclusione di Padova e l’Ulepe di Padova secondo quanto previsto dal comma 2 dell’art.4 del DPR 230/2000, concorrono all’individuazione di un agire comune anche per la dimissione della persona detenuta con riferimento alle risorse della comunità locale .

A tal proposito saranno calendarizzate periodiche conferenze di servizio finalizzate alla condivisione di progetti e iniziative condivise con i portatori d’interesse del territorio quali la Magistratura di Sorveglianza,  gli Enti locali, l’Avvocatura e il Terzo settore.

Sarà data priorità a quei progetti e accordi già in essere e in linea con gli obiettivi programmatici del Ministero della Giustizia tesi all’abbattimento della recidiva riferibili:

  • all’orientamento/formazione professionale,
  • al ritorno in formazione per gli adulti (CPIA),
  • alle attività di giustizia riparativa e mediazione penale
  • alla realizzazione di competenze di cittadinanza attiva
  • alla realizzazione di progetti di deradicalizzazione.

Art. 8

Durata

Il presente accordo ha validità di un anno dalla data di sottoscrizione ed è tacitamente rinnovato se non diversamente richiesto  da una delle parti.

Decorso il primo anno sarà eseguita una valutazione congiunta e se necessario verrà aggiornato sulla base delle esigenze eventualmente rilevate, anche in relazione all’effettivo organico dell’UEPE di Padova e Rovigo e dei funzionari dell’area pedagogica della Casa di Reclusione di Padova.

Il presente documento verrà inviato al Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, all’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale  di Venezia e sarà  partecipato al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia nonchè all’Ufficio  di Sorveglianza di Padova.

Padova, 26.05.2020

Il Direttore Ulepe di Padova
Dott.ssa Cristina Selmi

Il Direttore Casa di Reclusione di Padova
Dott. Claudio Mazzeo