Il Ministro della giustizia

aggiornamento: April 26, 2024


Carlo Nordio è Ministro della giustizia dal 22 ottobre 2022

Carlo Nordio è nato a Treviso il 6 febbraio 1947 e il 22 ottobre 2022 ha giurato come 43mo Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana.

Maturità classica nel 1965.
Laurea in Giurisprudenza presso l’università di Padova a pieni voti nel 1970.

Procuratore legale nel 1973. È entrato in Magistratura nel 1977 ed ha esercitato sempre a Venezia.
Si indicano le funzioni e le inchieste più importanti:

- Giudice a latere del tribunale penale: processo per la strage di Peteano nel 1979.
- Giudice Istruttore: ha condotto l’inchiesta sulla colonna veneta delle Brigate Rosse, tra il 1980 e il 1982
- Sostituto Procuratore della Repubblica dal 1982. Inchiesta sulla colonna veneta delle BR; indagini sui sequestri di persona tra il 1986 e il 1989; indagini sulla cd Tangentopoli Veneta, e sulle coop rosse tra il 1992 e l 1998.
- Nel 2009 è stato nominato Procuratore Aggiunto e ha coordinato l’indagine sul Mose.


È stato Consulente della Commissione Parlamentare per il terrorismo e le stragi, consulente della Commissione antimafia, e consulente della commissione d’inchiesta parlamentare sulla morte di D. Rossi.
Tra il 2002 e il 2006 è stato presidente della Commissione per la riforma del codice penale.
Nel 2017 è stato nominato coordinatore della Commissione parlamentare sullo status degli amministratori locali.
Eletto alla Camera dei Deputati dopo le elezioni politiche del 2022 nelle liste di “Fratelli d’Italia”.

Pubblicazioni:
“Reati Bancari e societari” - Padova 1997;
“Giustizia” (Guerini - Milano 1997);
“Emergenza Giustizia” (Guerini Milano 1999);
“In attesa di Giustizia” (con G. Pisapia) (Guerini Milano 2010);
“L’età dell’indulgenza” (Guerini 2018);
“Appunti di storia e di costume” (Treviso 2021);
“Giustizia ultimo atto” (Guerini Milano 2022).
Ha scritto un romanzo giallo, “Il festino di Baldassarre” (Milano 2004) e due romanzi storici: “Operazione Grifone” (Mondadori 2014) e “Overlord” (Mondadori 2016).
Ha tradotto e commentato il “Crainquebille” di A. France, (Liberilibri 2002).
È stato dal 1992 fino alla candidatura per le elezioni politiche del 2022 editorialista dei quotidiani: Il Gazzettino di Venezia, Il Tempo di Roma e Il Messaggero di Roma, dove ha curato settimanalmente anche la terza pagina culturale. Complessivamente ha pubblicato circa mille editoriali, quasi tutti sui temi della giustizia e dei rapporti tra questa e la politica.
È membro del CDA della FONDAZIONE VENEZIA, del CDA della Fondazione Einaudi e del Comitato bioetico della USL2 Treviso.
È stato Presidente della giuria del premio letterario CAMPIELLO per il 2018 e 2019.
È stato gratificato di vari premi per meriti giuridici e letterari, tra i quali, il Premio Silone, il premio Falcone e Borsellino e da ultimo il premio Cimitile nel 2022.

Lingue straniere: Francese e Inglese

È sposato dal 1978 con Mariapia Manuel e risiede a Treviso.
Il tempo libero lo dedica alla musica classica, alla lettura, al nuoto e all’equitazione.
Ha due gatti rossi: Rufus e Romeo Leonetto.


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Carlo Nordio

Attività del Ministro

Ambito di intervento

Il Ministro della giustizia è il solo ministro ad avere rilievo costituzionale: l'articolo 110 della Costituzione gli assegna il compito di curare "l'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia".

La particolarità discende dalle disposizioni con le quali la stessa Costituzione garantisce la piena autonomia e indipendenza dei giudici da ogni altro potere dichiarando che essi "sono soggetti soltanto alla legge".

Infatti, il Consiglio Superiore della Magistratura presieduto dal Presidente della Repubblica è l'organo di rilevanza costituzionale che assicura l'autonomia dell'ordine giudiziario: provvedere alle assunzioni, ai trasferimenti e alle promozioni dei magistrati.
La legge prevede la facoltà del ministro della giustizia di formulare richieste e osservazioni sulle materie di competenza del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il Ministro può partecipare alle sedute del Consiglio quando ne è richiesto dal Presidente o quando lo ritiene opportuno per fare comunicazioni o dare chiarimenti.

Il Ministro della giustizia ha la facoltà di promuovere l'azione disciplinare su cui si pronuncia il Consiglio Superiore della Magistratura.

La Costituzione prevede dunque le due funzioni fondamentali del Ministro: l'organizzazione dei servizi e la titolarità dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati. Le altre funzioni sono definite con legge ordinaria.

Compiti

Ferme le competenze dei Consigli superiori della magistratura ordinaria e amministrativa, il Ministro della giustizia provvede all'organizzazione e al funzionamento dei servizi relativi alla giustizia,
 

ha la facoltà di chiedere ai Capi delle Corti informazioni circa il funzionamento della giustizia.


Promuove la comune formazione propedeutica all'esercizio delle professioni giudiziarie e forensi.
 

Esercita la funzione ispettiva sul corretto funzionamento degli uffici giudiziari.
 

Esprime il concerto sulla nomina dei capi degli uffici giudiziari da parte del Consiglio Superiore della Magistratura.
 

 

Si avvale della consulenza di Consiglieri 

Uffici di diretta collaborazione

Il d.p.c.m. 19 giugno 2019, n. 100 elenca gli uffici di diretta collaborazione ed individua i loro compiti, prevede inoltre la figura del segretario particolare del ministro.


Segretario particolare del ministro  Valentina Noce
 

Segreteria del ministro
 

Segreterie dei sottosegretari di Stato
 

Gabinetto del ministro
 

Ufficio legislativo
 

Ispettorato generale
 

Ufficio comunicazione e stampa